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Comune di Schio

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Al Lanificio Conte storia e realtà virtuale si incontrano con il "Castello che non c'è"


Dal 6 aprile fino al 31 ottobre

Ricostruire una fortezza medievale grande quasi come un campo da calcio, nel centro della città. Con pietre e mattoni, camminamenti e spalti, porte fortificate e accessi vigilate da masnade armate. A partire dal 6 aprile con l’inaugurazione della mostra “Il castello che non c’è” verrà riportata in “vita” la fortezza che dominava Schio e tutto l’Alto Vicentino fino a sei secoli fa. Una fortezza che oggi esiste solo in libri, nei dipinti cinquecenteschi di Francesco Verla e in alcuni residui nella collina: la torre campanaria e la chiesa di Santa Maria della Neve sono infatti ricostruzioni barocche.

Fino al 31 ottobre al Lanificio Conte sarà possibile rivedere il Castello di Schio, sede dei nobili Maltraversi, grazie alla realtà virtuale. Il progetto nasce dall'idea di un team di studiosi e appassionati di storia locale e nuove tecnologie, tra cui la start-up scledense Setpointstudio srl, con la collaborazione dell'Ufficio Cultura del Comune. Tutto è partito da un’indagine storicoarcheologica, che prende le mosse da un rinnovato esame di rilievi cartografici eseguiti all’inizio del 1900 e di altra documentazione di epoche varie custodita sia in archivi pubblici che privati, come il fondo Guido Cibin (reso disponibile agli studiosi dalla famiglia Gori). Da quanto emerso da questa analisi, e utilizzando la realtà virtuale, è nato un percorso interattivo e spettacolare non solo per far scoprire ai visitatori la fortezza, ma anche tutto ciò che era Schio nel Medioevo: un borgo ai confini con l’impero tedesco e i domini veneziani, in lotta con le realtà contermini per far emergere la propria autonomia, ma anche possedimento centrale di una famiglia aristocratica che per secoli dominò le campagne vicentine.

«Quello che proponiamo è un percorso multimediale affascinante, una vera e propria mostra 4.0 che ci permette di riscoprire il passato della nostra città grazie agli strumenti di oggi – sottolinea l’assessore alla cultura, Barbara Corzato -. Ci tengo a ringraziare particolarmente il gruppo di lavoro che ha avuto l’intuizione di creare una proposta tanto innovativa quanto coinvolgente. Sono certa che questa mostra attirerà un pubblico molto ampio e sarà anche un’ottima occasione per avvicinare le nuove generazioni alla storia locale. Le tecnologie che abbiamo a disposizione oggi ci permettono di “conoscere” attraverso modalità che favoriscono anche il coinvolgimento attivo del pubblico. Dopo aver raccontato lo sviluppo industriale, con l’epopea di Alessandro Rossi, andiamo più indietro nel tempo e scoprendo il castello che non c’è approfondiremo quegli elementi proto industriali come acqua, terra e fuoco che hanno posto le basi per lo sviluppo economico successivo. Nei prossimi mesi, inoltre, è in programma un ciclo di convegni».

«Sin da bambini ci siamo sempre chiesti "cosa" ci fosse prima, nel colle detto "del Castello". È un'area al centro della città, ricca di verde, ideale per un picnic o una passeggiata nel tempo libero. Con quei ruderi sparsi e semi nascosti, di torri e muraglioni, ci piaceva immaginare un passato glorioso, fatto di corti e nobiltà, dame medievali e aspri scontri fra cavalieri: tutto all' ombra di una grande fortezza - raccontano gli ideatori del progetto –. Lo studio della mappa degli scavi, iniziato 4 anni fa (grazie alle ricerche iniziate nel fondo Cibin della famiglia Gori, che ringraziamo) ci ha consentito di pensare ad una risposta. Ora il lavoro di ricerca storica, l' attento confronto con il Gruppo Archeologico Altovicentino e con altri studiosi locali, assieme alle moderne tecnologie 3D ci permetteranno di mostrare ai visitatori delle ipotesi il più possibile realistiche e coinvolgenti. Un vero viaggio virtuale nelle forme e nei colori, nei fatti e negli avvenimenti del Medio Evo di Schio e dell' Alto Vicentino».

Il progetto è stato realizzato con il contributo di Distretto della Scienza e Tecnologia e con il sostegno di Alpac srl, Famila, UTS, Helty, FAS, Ugolini, TIVtech, Atelier Grafico, Facci srl, Performa, Brock Tartineria, Shelter.

La mostra sarà aperta al pubblico dal 6 aprile ogni sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19. Il costo del biglietto Live show 7€ intero, 4€ ridotto, gratis fino ai 6 anni. Il costo del biglietto Realtà Virtuale 3€. Il costo della visita guidata sul territorio accompagnati da Cooperativa Trama 3€. Maggiori informazioni: www.ilcastellochenonce.it

 

 

 

 


Data ultimo aggiornamento: 28/03/2024
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