1922 - 1931
Luigi Meneghello nasce a Malo il 16 febbraio 1922. Il padre Cleto gestisce con i fratelli un'officina meccanica e un'azienda di autoservizi. La mamma Pia Canciani, originaria di Udine, fa la maestra elementare.
Frequenta li primi tre anni delle elementari privatamente con la maestra Prospera, per poi passare alle comunali con l'insegnante don Tarcisio Raumer.
1932 - 1937
Frequenta a Vicenza i tre anni di ginnasietto e poi i due di ginnasio superiore al Regio Ginnasio-Liceo Classico Pigafetta.
1937-1939
La famiglia Meneghello si trasferisce a Vicenza, in Stradella San Marcello, dove risiederà fino al 1943. Luigi Meneghello vi frequenta il Liceo, sostenendo con un anno di anticipo, da privatista, la maturità.
1939
Si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Padova.
1940
Meneghello trasferisce la sua residenza a Padova e passa da Lettere a Filosofia. Nel mese di maggio del 1940, come rappresentante dei GUF di Padova, partecipa a Bologna ai Littoriali nel campo degli studi di dottrina fascista, vincendone il concorso. Nell'estate dello stesso anno incontra Antonio Giuriolo, che si rivelerà fondamentale per il distacco di Meneghello dalla cultura fascista ed il passaggio ad un netto antifascismo.
1942
Collabora al quotidiano di Padova « Il Veneto» in qualità di “prosatore anonimo di prima e di terza”.
1943
Nel gennaio è chiamato alle armi e assegnato al Corso allievi ufficiali alpini a Merano. All’inizio dell’estate il suo reparto viene inviato tra Cecina e Tarquinia-Corneto a “presidiare un pezzo di costa tirrena”.
Il fatidico 8 settembre 1943 Meneghello è a Tarquinia. Il reparto a cui appartiene si sfascia; rientra pertanto in Veneto con l’amico Luigi Spanevello (a piedi fino a Orvieto e poi in treno). Tornato a Malo, contribuisce ad organizzare la resistenza armata nella provincia.
1944
A marzo è partigiano nel Bellunese e a maggio si trasferisce sull'Altipiano di Asiago. Il 5 e il 10 giugno scampa a 2 rastrellamenti. In luglio si trasferisce nella pianura vicentina, sui colli che circondano Fimon, per poi stabilirsi clandestinamente a Padova.
1945
In aprile Meneghello assiste all’insurrezione di Padova e all’arrivo dell’Ottava Armata alleata.
Il 17 dicembre si laurea in Filosofia presso l’Università di Padova «col massimo dei punti e la lode», discutendo la tesi su «La Critica» di Benedetto Croce.
Durante l’estate e l’autunno dello stesso anno è sempre a Padova come addetto al Direttivo Regionale del Partito d’Azione.
1946
Menegehello collabora saltuariamente con articoli sulla resistenza o di polemica culturale con il settimanale "Il Lunedì" e con "Il Giornale di Vicenza". Assiste a Roma al Congresso del Partito d’Azione.
In questo stesso anno incontra a Malo Katia Bleier, una giovane ebrea iugoslava di madrelingua ungherese che diventerà la compagna di un’intera vita.
1947
E’ vincitore di una borsa di studio del British Council che lo porta prima a Londra, poi a Birmingham per un corso di “avviamento alla vita inglese” ed infine a Reading, la sua vera destinazione.
Durante l’anno accademico 1947-1948 viene affidato a Meneghello un corso d’insegnamento all’interno del Dipartimento di Inglese, si tratta di due anni di incarico per “insegnamenti sull’influenza italiana nello sviluppo della letteratura l’arte e la filosofia inglesi”.
Frequenta con passione e assiduità il Warburg Institute.
1948
Il 23 settembre a Milano Luigi Meneghello sposa civilmente Katia Bleier.
1952
Ha inizio la collaborazione alla rivista «Comunità» di Asriano Olivetti, dapprima firmando con il suo nome e in seguito utilizzando lo pseudonimo di Ugo Varnai.
1955
All’interno del Dipartimento di Inglese di Reading si da vita ad una Sezione Italiana semi indipendente.
1961
A Reading viene istituito un Dipartimento di Studi Italiani totalmente indipendente; Meneghello è nominato Senior Lecturer in Charge e ne è il direttore. Diverrà poi Professor, dirigendo tale dipartimento fino al 1980.
1962
A partire da quest'anno Meneghello e la moglie Katia affittano per trascorrervi dei periodi sabbatici o di villeggiatura la Villa Da Sacco, una “dipendenza semirustica” a Arcè di Pescantina in provincia di Verona.
Meneghello lavora al suo primo libro Libera nos a malo e ne fa leggere il manoscritto a Giorgio Bassani.
Nell’autunno inizia a scrivere la narrazione della sua guerra civile: I piccoli maestri.
1963
Nel mese di maggio viene pubblicato Libera nos a malo.
1964
Presso l’università di Reading viene istituita e offerta a Meneghello la cattedra di Italiano.
In marzo Feltrinelli pubblica I piccoli maestri. Nell’estate dello stesso anno Meneghello e Katia compiono il loro primo viaggio in America, soggiornando un mese a New York.
Da quest'anno tiene una specie di diario intimo, non destinato al pubblico, che diventerà in seguito il nucleo de Le Carte.
1967
Il libro I piccoli maestri viene tradotto in inglese da Raleigh Trevelyan e pubblicato con il titolo di The Outlaws.
1974
Viene pubblicato da Rizzoli Pomo pero. Paralipomeni d’un libro di famiglia.
1975
Rizzoli pubblica un’edizione ritoccata di Libera nos a malo.
1976
Rizzoli pubblica Fiori italiani, libro che ebbe una lunga e difficile gestazione. Sempre nello stesso anno Rizzoli pubblica un’edizione riveduta de I piccoli maestri, corredata da una nota introduttiva dal titolo Di un libro e di una guerra.
1977
Da giugno, e per un decennio, Meneghello presenta libri italiani al pubblico dei lettori inglesi con recensioni sul «Times Literary Supplement» firmati ancora una volta Ugo Varnai.
1980
Meneghello abbandona l’insegnamento all’Università di Reading e si trasferisce con Katia a Londra. La casa di Reading viene messa in vendita, mentre viene acquistato un appartamento nel quartiere di Bloomsbury, in Ridgmount Street, non lontano dal British Museum.
1984
Meneghello dona i materiali e le carte preparatorie dei suoi primi quattro libri al Fondo Manoscritti di autori Moderni e Contemporanei dell’Università di Pavia, fondato e diretto da Maria Corti. Seguiranno altre donazioni nel 1987, nel 1992 e nel 2002. Il lascito testamentario a favore dello stesso Fondo è del 2006.
Il 29 marzo all'Accademia Olimpica, in occasione della visita di Borges a Vicenza, Meneghello tiene un discorso di presentazione dello scrittore argentino all’Accademia Olimpica.
1985
Hanno inizio i contatti con l’editore Mondadori per la ripubblicazione dei suoi libri in edizione tascabile.
1986
Il 1° giugno Giobatta Meneguzzo, grande amico dello scrittore e sensibile raccoglitore di materiale meneghelliano, organizza un incontro tra Meneghello e i suoi compaesani presso il Museo Casabianca di Malo.
1987
In aprile esce Jura. Ricerche sulla natura delle forme scritte, che nell’ottobre dello stesso anno vince il premio Sirmione.
1988
In ottobre esce per l’editore Rizzoli Bau-Sète!, un’originale rievocazione del dopoguerra in cui Meneghello narra della stagione storica ed esistenziale dall’aprile 1945 al settembre 1947, anno della sua partenza per l’Inghilterra. In novembre il libro vince il premio Bagutta.
Nel medesimo anno viene pubblicato da Lubrina Leda e la schioppa, testo della presentazione della nuova edizione di Pomo Pero negli “Oscar Oro” di Mondadori tenutasi presso il Teatro Comunale di Thiene il 3 ottobre 1987.
1989
Il 3 marzo la città di Thiene gli conferisce la cittadinanza onoraria. Nel mese di maggio lo scrittore è invitato a parlare dei due artisti della ceramica Alessio Tasca e Lee Babel in occasione di una loro mostra allestita a Rivarotta, presso Nove di Bassano. Il testo dell'intervento viene pubblicato da Moretti & Vitali di Bergamo con il titolo Rivarotta.
In novembre lo scrittore è invitato dall’amico Lino Pertile all’Università di Edimburgo per un incontro dedicato a Fiori italiani.
1990
L’editore Moretti & Vitali pubblica Che fate, quel giovane? un volume che raccoglie due conversazioni sui suoi libri e una breve appendice di testi occasionali; nel medesimo anno gli viene assegnato il premio Basilica di Sandrigo; il 12 dicembre è presentata a Vicenza un’edizione fuori commercio di Maredè, maredè…Sondaggi nel campo della volgare eloquenza vicentina, a cura della banca Popolare di Vicenza e realizzata da Moretti & Vitali.
1992
Maredè,…maredè… ottiene i premi Nonino Risít e Brunacci Monselice.
1993
Dal mese di giugno del 1993 Meneghello è socio corrispondente dell’Istituto Veneto di scienze lettere ed Arti; esce per Rizzoli Il Dispatrio; viene pubblicato il primo volume delle Opere nella collana Classici Contemporanei Rizzoli, a cura di Francesca Caputo e con prefazione di Cesare Segre (ristampato nel 1997 con prefazione di Pier Vincenzo Mengaldo).
Il Dispatrio ottiene il premio Mondello
1994
Vengono riproposti dalla casa editrice il Mulino i tre contributi usciti su «Comunità» tra il 1953 e il 1954 dedicati al resoconto di Gerard Reitlinger sulla “soluzione finale” operata dal regime nazista, con il titolo di Promemoria. Lo sterminio degli ebrei d’Europa 1939-1945
1997
Per Rizzoli pubblica La materia di Reading e altri reperti, considerazioni saggistiche e auto esegetiche sull’esperienza e materia inglesi; il libro ottiene il premio Angelini 1997 e il premio Vailate 1997; nello stesso anno per Giulio Lepschy In amicizia, pubblica Le biave (traduzioni in vicentino di poeti inglesi), poi in Trapianti 2002.
1998
Il 3 luglio del 1998 viene conferito allo scrittore dall’Università di Reading The Honorary Degree of Doctor of Letters; viene realizzata, nel medesimo anno, una trasposizione cinematografica del film I piccoli maestri con la sceneggiatura di Daniele Luchetti, Sandro Petraglia, Stefano Rulli, Domenico Starnone; la regia è di Daniele Luchetti; Stefano Accorsi è Luigi Meneghello, Marco Paolini è Antonio Giuriolo.
1999
Meneghello pubblica per Rizzoli Le Carte. Materiali manoscritti inediti 1963-1989 trascritti e ripuliti nei tardi anni Novanta (Rizzoli 1999, 2000,2001), il primo relativo agli anni Sessanta, il secondo agli anni Settanta, il terzo agli Ottanta.
2002
Nell’agosto del 2002 esce per Rizzoli il volume Trapianti, Dall’inglese al vicentino (una selezione di traduzioni da Hopkins, Cummings, Empson, Yeats, Campbell, Shakespeare; il 17 aprile dello stesso anno gli viene conferita a Torino la laurea honoris causa in Lettere, laudatio di Giorgio Barberi Squarotti, lectio magistralis su La bellezza; è del 4 ottobre la cittadinanza onoraria di Vicenza.
2003
Il 16 gennaio 2003 diviene Grand’Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana; Il 27 maggio 2003 gli viene conferita a Perugia la laurea honoris causa in Lingue e Culture Straniere. Titolo accademico che riceve per l’alto valore letterario e culturale della sua opera e la particolare e personalissima attenzione che egli ha sempre rivolto al valore e all’importanza dell’esperienza linguistica, lectio magistralis su L’uso moderno; a Bergamo ottiene il premio Calepino 11 ottobre 2003. Nell’estate del 2003 il Comune di Malo, per festeggiare i quarant’anni della pubblicazione di Libera nos a malo promuove una serie di iniziative, tra cui un convegno internazionale di studi dal titolo In un semplice ghiribizzo (4-5-6 settembre presso il Museo Casabianca); viene diffusa un’edizione speciale di Libera nos a malo; viene tracciato una sorta di percorso (tra Malo e i dintorni) dedicato ai siti meneghelliani con apposite targhe dell’artista Pino Guzzonato; in 14 puntate viene letto integralmente in pubblico il romanzo Libera nos, presso l’ex filanda, il parco di Villa Clementi, e la Piazzetta vecchia ( tra i lettori vi sono Ottavia Piccolo, Marco Paolini, Lella Costa, Clara Sereni, Lorenzo Mondo), a concludere il ciclo di letture è lo stesso Meneghello.
2004
Viene pubblicato Quaggiu' nella biosfera. Tre saggi sul lievito poetico delle scritture. Il saggio comprende due lezioni magistrali e un intervento su Beppe Fenoglio.
Il 26 settembre muore la moglie Katia; viene sepolta con cerimonia privata nella tomba di famiglia a Malo.
2007
Il 20 giugno 2007 riceve a Palermo la laurea honoris causa in Filologia. Per l’occasione pronuncia una lectio magistralis intitolata L’apprendistato, che intendeva poi riadattare per una possibile pubblicazione sul Domenicale del Sole -24ore, quotidiano a cui collabora da quattro anni.
Luigi Meneghello muore il 26 giugno, ad 85 anni, nella sua casa di Thiene in via Nino Bixio.
I funerali, in forma civile, si sono svolti alla sera del 29 giugno in forma civile presso il Cimitero di Malo. Lo scrittore vi è stato portato dopo l'omaggio datogli da parenti, amici e maladensi presso il Museo Casabianca di Malo dove la salma è stata esposta dalle 15.00 alle 17.00
Luigi Meneghello è sepolto a Malo nella tomba di famiglia assieme alla moglie Katia.