Contenuto | Villa Zerbato Clementi - BibliotecaVILLA ZERBATO CLEMENTI Proseguendo per via Cardinal De Lai, all’incrocio con via Grisi, si nota una piazzetta chiamata un tempo Piazzola. Qui sorge il complesso di Villa Zerbato Clementi. In epoca medioevale il luogo sito tra il torrente Proa e il Livergon viene bonificato dai Benedettini e diventa sede di una fattoria agricola.
Nel Seicento la fattoria è di proprietà del monastero femminile di San Domenico di Vicenza e successivamente passa in gestione alla famiglia Zerbato. Sul finire del Settecento Gaetano Zerbato progetta una fornace all’interno della fattoria, stipulando contratti per l’estrazione dell’argilla e per la costruzione di edifici adatti allo scopo. I figli, nell’Ottocento, ampliano le stalle, creano dei laboratori per la trattura della seta e ristrutturano la casa padronale. Il complesso alla fine dell’Ottocento passa in eredità alla famiglia Clementi. Dal 1976 la proprietà è comunale e attualmente vi è ospitata la Biblioteca. La villa si compone di varie parti che formano un complesso unitario di elevato valore storico-artistico. In origine tutto il perimetro del giardino era percorso da una cancellata in ferro e ghisa decorata in stile liberty, poi utilizzata, durante il fascismo, per scopi bellici. Il nucleo più antico della casa padronale risale al Cinquecento. All’interno gli originali pavimenti in palladiana armonizzano con fasce e bordi alla veneziana e con soffitti a travi decorate, o ad intonaco con stucchi. Il salone denominato Sala Musica è un corpo aggiunto nella seconda metà dell’Ottocento, di stile neoclassico, con decorazioni parietali e soffitto decorato. La torre colombara è di origine molto antica; viene eretta nel X sec come baluardo di protezione, avvistamento e deposito provviste. Subisce nel tempo più trasformazioni fino ad assumere l’aspetto odierno. L’area verde, il brolo, è ridotta rispetto a quella originaria, ma ospita tutt’ora alberi da frutto antichi.
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