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Comune di Santorso

Provincia Vicenza - Regione del Veneto


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Il Monte Summano


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Il Monte Summano è una montagna delle Alpi alta 1.296 m. Per la sua particolare collocazione rappresenta un elemento importante del paesaggio vicentino. Presenta una flora molto particolare in virtù del fatto che fin dall'antichità questa altura era oggetto di pellegrinaggi. La tradizione voleva che ogni viandante portasse, come dono al monte, i fiori della terra di provenienza del visitatore.

Si tratta di un monte ricco di storia: sulla sua vetta sono stati ritrovati importanti reperti archeolgici custoditi ora nel Museo Archeologico; qui, inoltre, hanno trovato per secoli casa i Frati Girolimini

Per approfondimenti visita la pagina sul Monte Summano di Wikipedia.  

 

Salita al Summano per la Via Crucis dal santuario di Sant'Orso a Santorso


Bellissima escursione, non particolarmente faticosa a passo tranquillo tuttavia abbastanza lunga. Adatta alla pratica del nordic walking, sfruttando correttamente questa tecnica di camminata diviene un itinerario lungo, impegnativo e di soddisfazione. Molti si cimentano con il running, il dislivello di quasi mille metri è molto impegnativo, da sfruttare per un sostanzioso allenamento. La stradina si può salire anche con la mountain bike, specie in alto è una salita impegnativa, interessante anche in discesa.

Assieme alla salita da Piovene Rocchette è sicuramente uno degli itinerari più belli del vicentino. Rispetto al 'Girolimini' da Piovene, questo 'Girolimini' da Santorso è più panoramico, con bellissime vedute sull'altopiano dei Tretti e su larga parte delle Piccole Dolomiti e Pasubio.

Il sentiero 'dei Girolimini' da Santorso è detto della Via Crucis, con le stazioni formate da grandi croci in cemento che si susseguono lungo tutto il percorso dal santuario di Sant'Orso al santuario della Madonna del Summano.

L'itinerario si svolge completamente nel versante sud, parzialmente coperto a boscaglia, pertanto è da evitare nel periodo estivo, per la bassa quota e perché il monte si protende isolato verso la pianura, con frequenti fenomeni temporaleschi molto intensi.
Ideale, invece, nelle più fredde e nebbiose settimane invernali, solo verso la cima è possibile trovare un po' di innevamento che non crea problemi. In giornate di nebbie basse, fantastica è l'uscita dalla freddura per ritrovarsi sopra il mare di nubi con le cime che emergono come isole, riscaldati dal più dolce e delicato dei soli.

Si può anche compiere un anello concatenando i due sentieri, le alternative sono tra il percorrere i quattro chilometri che separano Piovene da Santorso lungo la trafficata strada pedemontana oppure sfruttare il sentiero di collegamento, ad un terzo di altezza del monte, tra il santuario Dell'Angelo e il bivio sopra il santuario di Sant'Orso. Vi sono tuttavia alcuni saliscendi, e la lunghezza stessa, che rendono più impegnativa l'escursione rispetto all'andata-ritorno per lo stesso sentiero.

Il percorso da Santorso si svolge lungo una stradina forestale dalla pendenza abbastanza costante, non eccessivamente sostenuta e con numerosi tornanti (qualche scorciatoia).
Si può partire dalla Chiesa parrocchiale e salire la stradina asfaltata del cimitero, dell'oratorio di San Dionigi per giungere al balcone panoramico dove si trova il santuario di Sant'Orso (pochissimi posti per parcheggiare, sconsigliabile).
Dal santuario parte l'itinerario vero e proprio della Via Crucis (tabelle e segnali) che, dopo un primo tratto cementato un po' ripido, si svolge senza alcuna difficoltà e dubbio lungo la bella stradina.
Poco oltre metà itinerario si trova il bel slargo di Pra'Minore, con ampie panoramiche verso i Tretti e la grande croce di vetta che sembra a portata di mano.
Si sale ancora lungamente, con tratti boscati, per sbucare sul sentiero proveniente da Piovene, a poche decine di metri dal Santuario.

Tatto da MagicoVeneto.