Il territorio del comune di Villaverla giace in una zona completamente pianeggiante e si presenta racchiuso grossomodo entro gli alvei dei due torrenti Igna e Timonchio. Viene pure attraversato dalla roggia Verlata e da tanti altri torrentelli minori che, confluendo fra di loro e con i due torrenti maggiori, determinano l'inizio del Bacchiglione, alimentato pure dalle numerosissime sorgenti che nella parte meridionale di Novoledo sgorgano spontanee. Una superficie di 15,74 Kmq. che si trovano all'altezza media di 75 m. sul livello del mare, è dedicata totalmente ad una agricoltura prospera, anche se non mancano alcune industrie, talvolta notevoli, sviluppatesi specie negli ultimi cinquant'anni. La più antica e tradizionale di queste risulta quella laterizia, che sembrerebbe risalire addirittura all'epoca romana, ma che con la sua lunga attività estrattiva ha in parte modificato l'assetto territoriale, togliendo talvolta la possibilità di rintracciare la vestigia delle epoche più remote. L'asse del territorio è costituito dalla statale n. 148 Del Costo, che nelle antiche carte troviamo denominata strada regia; e il centro storico di Villaverla si trova a 13 Km. da Vicenza e a 6 da Thiene. Altra via di traffico intenso è la provinciale che, provenendo da Isola Vicentina, attraversa il centro di Novoledo e prosegue per Dueville, immettendosi nella Marosticana a Passo di Riva. Un territorio sfittato, privo di peculiari caratteristiche e nello stesso tempo così vicino alla città, non può evidentemente risultare dotato di sue particolari vicende storiche le quali non siano state vissute contemporaneamente anche da tutto il resto del territorio regionale e in più particolare provinciale.
Villaverla nel passato
Il primo nucleo della borgata di Villaverla doveva essere situato mezzo miglio più ad est dell'attuale centro storico, là dove l'attuale via 25 Aprile si collega con via Roare. Lì infatti, in prossimità della ex fornace Silma, nel corso di scavi di argilla furono rinvenute fin dalla fine del secolo scorso una dozzina di monete romane di epoca imperiale e tracce di muratura con archi in mattoni. Il toponimo roare ci riporta chiaramente al rovere da cui scaturì il nome romano Roveredum con cui era noto il nostro centro fino a tutto il secolo XIII. Probabilmente era quello il nucleo originario di Villaverla, che ha mutato nome nella seconda metà del 1200 quando i Verla, più tardi detti Verlato, hanno stabilita la loro residenza nelle vicinanze di Roveredum. Attorno alla loro signorile dimora a poco a poco sorgerà la chiesa e si svilupperà una nuova borgata, detta inizialmente Villa Verlaria e ben presto Villa Verla.